“TUTTI A DIRE DELLA RABBIA DEL FIUME IN PIENA
E NESSUNO DELLA VIOLENZA DEGLI ARGINI CHE LO COSTRINGONO”
Siamo il “Comitato
Amici e Famigliari – Liberiamo Davide”, nato a seguito dell’ arresto di
Davide Rosci, ed abbiamo scritto un piccolo dossier per portare alla
luce la vicenda di Davide Rosci e quello che lui e la sua famiglia hanno
subito e continuano a subire da parte di uno stato che possiamo
tranquillamente definire come fascista.
Davide Rosci è uno
degli imputati per gli scontri di Roma del 15 ottobre del 2011 e
nell’aprile del 2012 viene messo agli arresti domiciliari.
E’ stata per noi,
oltre che per lui, una sorpresa essere posto agli arresti ed infatti
quando abbiamo potuto vedere il fascicolo che lo riguardava, nelle foto
che lo individuavano lui non stava facendo un bel niente.
Non tira pietre, non
si scaglia contro nessuno, non fà alcuna cosa che potrebbe implicarlo
penalmente, ma viene fotografato vicino al blindato che prende fuoco
mentre stà ridendo. Questa sua “grave”condotta lo porterà ad essere accusato del reato fascista di “devastazione e saccheggio”.
Che cos’è il reato di devastazione e saccheggio?
E’un reato nato nel 1930 per combattere gli antifascisti ed ancora vigente nel nostro ordinamento nonostante siano passati più di 80 anni e combattuta una guerra di liberazione. Viene definito come incostituzionale da molte persone dato che è un reato indeterminato che punisce non una specifica condotta ma l’insieme di più azioni, anche se compiute da terzi, ed è un reato che prevede pene sprpositate dagli 8 ai 15 anni.
E’un reato nato nel 1930 per combattere gli antifascisti ed ancora vigente nel nostro ordinamento nonostante siano passati più di 80 anni e combattuta una guerra di liberazione. Viene definito come incostituzionale da molte persone dato che è un reato indeterminato che punisce non una specifica condotta ma l’insieme di più azioni, anche se compiute da terzi, ed è un reato che prevede pene sprpositate dagli 8 ai 15 anni.
Và precisato che dal dopoguerra al 2000 è stato contestato solo 3 volte
e sappiamo tutti quelli che sono stati il ‘68 e i gravi scontri di
piazza con morti e feriti che hanno caratterizzato quegli anni.
Nell’ultimo decennio però è “tornato di moda” e viene in modo sempre più
arbitrario utilizzato contro chiunque scende in piazza a manifestare.
Ultimo per ordine di tempo contro i “forconi” per i disordini di piazza
del dicembre 2013, scontri che non hanno visto né devastazioni e né
tantomeno saccheggi.
Non vogliamo ora dare
un giudizio sullo stesso perché è chiaro l’uso esclusivamente
repressivo, ma introdurre con queste righe quanto lo stato abbia
riservato e stia ancora riservando a Davide Rosci e alla sua famiglia
solo perché è un ragazzo di sinistra con i suoi ideali.
Davide è un ragazzo
molto attivo a livello politico nella nostra città, Teramo, fa parte del
gruppo Azione Antifascista Teramo e il suo agire viene vista come una
“minaccia”, ogni sua azione è oggetto di indagini.
Colleziona una serie
infinita di denuncie, come manifestazione non autorizzata, grida
sediziose, tentato allarme, istigazione a delinquere, vilipendio ad
organo politico, cori contro forze dell’ordine, interruzione di servizio
pubblico, stalking contro il sindaco di Teramo(!), false dichiarazioni,
associazione a delinquere ecc. ecc.