giovedì 5 gennaio 2012

INGAGGIAMI CONTRO IL LAVORO NERO - Sostieni l’agrumicultura etica della Piana di Gioia Tauro


Riprendiamoci i campi per coltivare sviluppo e integrazione



Due anni dopo la rivolta di Rosarno, la crisi dell’agricoltura peggiora e le condizioni dei braccianti non accennano a migliorare. Ancora ghetti senza acqua né luce, ancora salari da fame, ancora guerra tra poveri in un territorio che soffre. Che fare?
Con la campagna SOS Rosarno ( http://www.equosud.org/ ) abbiamo cominciato un cammino diverso. Attraverso la rete dei Gruppi di Acquisto Solidale, da un anno sosteniamo una produzione etica che ci consente di sperimentare un diverso rapporto tra lavoratori immigrati e piccoli proprietari contadini.

Ma non basta. La crisi economica accelera le dinamiche di abbandono dei campi e accaparramento delle terre, a tutto vantaggio di commercianti e giganti della Grande Distribuzione Organizzata che impongono ai produttori prezzi sempre più bassi. Uno scandalo che vale anche per realtà come la COOP, che pur applicando disciplinari improntati alla sostenibilità sociale e ai diritti dei lavoratori, applica prezzi alla fonte che rendono impossibile rispettare gli stessi, a meno di non essere latifondisti o grossi commercianti.

Questi potenti speculatori hanno tutto l’interesse a mettere i poveri contro i poveri, a neutralizzare così il conflitto sociale che sarebbe naturale risposta alle politiche antisociali imposte dall’alto col sostegno dei grandi gruppi. Come risposta popolare a tutto questo, sulla stessa scia di SOS Rosarno, nasce la campagna “Ingaggiami contro il lavoro nero – riprendiamoci i campi per coltivare sviluppo e integrazione”, che avanziamo a gruppi d’acquisto, associazioni, sindacati, organizzazioni di solidarietà. Un nuovo sviluppo della campagna già avviata a Nardò, in Puglia, negli ultimi anni, da parte delle Brigate di Solidarietà Attiva e dell’Associazione Finis Terrae, fondamentale supporto all’organizzazione dell’epocale sciopero di quest’estate.

Per offrire un’alternativa praticabile ai piccoli contadini che vogliono convertirsi al biologico e hanno bisogno di tre anni per farlo e per far capire coi fatti che la soluzione alla crisi non passa attraverso lo sfruttamento di chi è più debole ma può nascere solo dalla solidarietà e dalla cooperazione sociale.

Un progetto a favore dei braccianti immigrati, per favorire l’emersione dal lavoro nero grazie all’applicazione ai produttori di un prezzo equo che ne consente la regolarizzazione. Un progetto di resistenza contadina, per contrastare l’accaparramento di terre che delinea un nuovo latifondo ad opera di speculatori vari, dalle multinazionali al blocco ‘ndrangheto-politico-massonico… Un progetto per contrastare il nefasto progetto di un Rigassificatore da realizzare a ridosso del porto di Gioia Tauro. Quello che è stato pochi anni fa lo scalo più importante del Mediterraneo e che ora le speculazioni della multinazionale che lo gestisce in monopolio sottopongono ad una ristrutturazione depressiva che minaccia di condurre al licenziamento migliaia di operai.

Noi vogliamo altro. Noi vogliamo che i terreni agricoli di quel territorio rimangano tali e che possano dare un lavoro in condizioni degne e rispettose ai lavoratori che vengono qui a fare la stagione, come pure un reddito ai proprietari. Cosa impossibile se questi ultimi trovano nell’agricoltura industriale l’unico sbocco… a quei prezzi, buoni solo per il lucro delle industrie del succo o per i vampiri della grande distribuzione, tanto vale non raccogliere gli agrumi… molto meglio vendere i campi.

PER ATTIVARE UN CIRCUITO ALTERNATIVO CHE CONSENTA AI CONSUMATORI DI AVERE UN BUON PRODOTTO A PREZZI POPOLARI REALIZZATO SENZA SFRUTTAMENTO ALCUNO.
CHE CONSENTA AI CONTADINI DI PENSARE CHE UN DIVERSO SVILUPPO AGRICOLO PER QUESTA TERRA E’ ANCORA POSSIBILE, CH’E’ POSSIBILE UN FUTURO.
PER DARE UNA POSSIBILITA’ DIVERSA AI BRACCIANTI IMMIGRATI: CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DEGNE, UN RAPPORTO CON LA POPOLAZIONE LOCALE FONDATO SUL RISPETTO E LA COLLABORAZIONE.

PER DIFENDERE IL LAVORO, SOSTENERE I BRACCIANTI IMMIGRATI, SALVARE LA TERRA

Africalabria, uomini e donne senza frontiere, per la fraternità
Brigate di Solidarietà Attiva
FLAI CGIL – comprensorio Gioia Tauro
GASPP – gruppo d’acquisto solidale e popolare della Piana di Gioia Tauro
R@P - Rete per L'autorganizzazione popolare
Associazione Finis Terrae



Per sostenere e partecipare alla campagna è possibile ordinare le arance da Rosarno in base ad una delle seguenti modalità:
"RETINA SOLIDALE" - 1,60€ al kg incluso IVA e spedizione
Una retina di arance per sostenere piccoli produttori e braccianti insieme. Metà del ricavato andrà a coprire le spese di produzione e distribuzione a filiera corta, sostenendo gli agricoltori che strozzati dai prezzi della GDO sono costretti a mandare le arance al macero. L'altra metà del ricavato andrà invece a sostenere i braccianti sfruttati e costretti a vivere e lavorare in condizioni indegne, per l'acquisto di gruppi elettrogeni, lavatrici, materiale per l'allestimento di docce e servizi e per la predisposizione di spazi di assistenza, aggregazione e autorganizzazione.

ORDINI DI GRANDI QUANTITATIVI - 0,80€ al kg incluso IVA e spedizione Per i Gruppi d'Acquisto e in generale per chi volesse fare ordini di grossi quantitativi, a sostegno dei piccoli produttori. Il primo ordine per Milano e Provincia è a carico della BSA Milano (90 cassette da 10 kg). Ordine minimo: 5 cassette da 10 kg. Dal 14 Gennaio 2012 ogni sabato organizzeremo banchetti informativi e punti di distribuzione per il ritiro delle arance. Siamo anche disponibili ad organizzare incontri per raccontarvi il progetto delle Brigate di Soldiarietà Attiva dall'esperienza di Nardò 2010-2011 a quella di Rosarno.

INFO e PRENOTAZIONI:
bsamilano@gmail.com
brigatatoscana@autistici.org
bsabergamo@gmail.com
bsa.padova@gmail.com